La Tradizione del Giunco: Il Museo di Acquarica

Un Viaggio nell’Artigianato del Giunco Palustre tra Storia e Innovazione

Indice
1 – La Tradizione del Giunco: Il Museo di Acquarica
1.1 – Le Origini della Lavorazione del Giunco
1.2 – Le Zone di Raccolta del Giunco
1.3 – Il Processo di Trattamento del Giunco
1.4 – La Fase della Zolfatura
1.5 – L’Apice e il Declino dell’Arte del Giunco
1.6 – La Rinascita Moderna del Giunco
2 – Il Museo del Giunco di Acquarica

La Tradizione del Giunco: Il Museo di Acquarica

Il Museo del Giunco, situato nel castello di Acquarica, è un tributo alla storica arte della lavorazione dellu paleddhu (giunco palustre), un’espressione artigianale unica del paese. Questo museo conserva e racconta la storia di un’arte che ha radici profonde e che ha segnato la vita di molte generazioni.

Le Origini della Lavorazione del Giunco

Le prime testimonianze della lavorazione del giunco ad Acquarica risalgono alla metà del Settecento, anche se la pratica potrebbe essere ancora più antica. Il termine “paleddhu” indica una varietà specifica di giunco palustre, particolarmente adatta all’intreccio grazie alla sua duttilità.

Le Zone di Raccolta del Giunco

Il giunco cresceva abbondantemente nelle paludi del Salento, con le aree tra Ugento e Salve, Acaya e Avetrana come principali fonti di raccolta. La raccolta avveniva tra maggio e agosto, con gli steli raccolti a mano, rendendo il lavoro particolarmente faticoso.

Il Processo di Trattamento del Giunco

Dopo la raccolta, il giunco veniva trattato in paese. Gli steli verdi erano separati da quelli secchi, immersi in acqua e bolliti per circa 15 minuti. Successivamente, il giunco veniva esposto al sole e all’umidità per due settimane, assumendo un colore giallo.

La Fase della Zolfatura

Uno dei passaggi fondamentali era la zolfatura. Il giunco veniva immerso in acqua, poi disposto in una stufa con carboni ardenti coperti di zolfo, che conferiva al giunco la tipica colorazione paglierina e una grande duttilità. A questo punto, il giunco era pronto per essere intrecciato.

L’Apice e il Declino dell’Arte del Giunco

Il XIX secolo rappresentò l’apice della lavorazione del giunco ad Acquarica, con la fama delle “spurtare” (artigiane del giunco) che superava i confini italiani. Tuttavia, questa tradizione iniziò a declinare alla fine dell’Ottocento, e solo poche donne continuarono questa pratica negli anni Sessanta e Settanta del Novecento.

La Rinascita Moderna del Giunco

Oggi, sebbene l’arte del giunco intrecciato sia quasi scomparsa, alcune aziende locali continuano a promuoverla. Presentano con successo oggetti in giunco dal design moderno, mantenendo viva questa tradizione artigianale.

Il Museo del Giunco di Acquarica

Il Museo del Giunco di Acquarica è un viaggio affascinante nella storia e nell’arte della lavorazione del giunco palustre. Esso celebra un’artigianato che ha profondamente influenzato la vita del paese e che, nonostante il declino, continua a essere fonte di ispirazione e innovazione.

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